Una lettura ecumenica a due voci
proposta dalla Fondazione Culturale San Fedele e dal Centro Culturale Protestante
che promuovono e organizzano la serie 2025 degli "Incontri Ecumenici sul Vangelo"
ancora una volta sul tema delle grandi opere d'arte rivisitate con lo sguardo della Parola biblica.
Chi ha visto me, ha visto il padre
Primo ciclo - febbraio 2025
Sala Ricci, Centro San Fedele, Milano

1. martedi 4 febbraio, ore 18,00
"Chi ha visto me, ha visto il padre" (Giovanni 14, 9)
Cristo Pantocratore, Monastero di Santa Caterina del Sinai
intervento biblico di Umberto Bordoni
commento artistico di Giampiero Comolli
2. martedi 18 febbraio, ore 18,00
"Ella fu turbata a queste parole" (Luca 1, 29)
L'Annunciata, di Antonello da Messina
intervento biblico di Italo Pons
commento artistico di Elena Pontiggia
Secondo ciclo - maggio 2025
Sala della Libreria Claudiana , Milano

1. martedi 6 maggio, ore 18,00
"Ecce homo" (Giovanni 19, 5)
Autoritratto con l'orecchio bendato,
di Vincent van Gogh
intervento biblico di Andreas Köhn
commento artistico di Guido Bertagna SJ
2. martedi 20 maggio, ore 18,00
«No fratello mio, non farmi violenza» (2 Samuele 13, 12)
Marylin, di Andy Warhol
intervento biblico di Giampiero Comolli
commento artistico di Andrea dall'Asta SJ
ingresso libero
Il volto è simbolo e manifestazione visibile della persona. Grazie al volto io mi posso rivolgere a un altro, poiché in esso sono situati gli organi della comunicazione: gli occhi, la bocca, le narici, gli orecchi. Sono quelle aperture che permettono all’essere umano di instaurare un dialogo con l’altro, di entrare in comunione con un “tu” che a propria volta ci osserva e ci interpella. Il volto richiede infatti di essere guardato e al tempo stesso vuole guardare, osservare colui o colei che gli si trova di fronte. Vedendoci, rispecchiandoci in un volto che non è il nostro, ci possiamo tuttavia riconoscere in esso: reciprocamente ci si consegna l’uno all’altra. Proprio la conoscenza del volto altrui sottrae la persona all’indifferenziazione di un gruppo. Nello stare faccia a faccia, mi offro alla diversità altrui, lascio che questa mi interroghi. Grazie al paradossale riconoscimento del mio volto in quello dell’altro, sono infatti accolto nella mia singolarità e individualità. Chi sono io, lo posso capire solo ponendomi l’altra speculare domanda: chi sei tu? Proprio in quanto sono visto dall’altro, posso anche essere scelto, accettato (o rifiutato) dall’altro, il quale diventa colui o colei che può riconoscere la mia interiorità, il mondo dei miei desideri, delle mie passioni, dei miei sentimenti. Il volto rivela il linguaggio silenzioso dell’animo umano. Parlare del volto, in definitiva, significa parlare di relazione personale, significa interrogarsi sulla soggettività come intersoggettività.
Il ciclo di questi quattro incontri ecumenici per il 2025, si confronterà con la raffigurazione artistica di quattro volti, tra loro molto diversi. Che cosa accomuna il misterioso volto del Cristo del Sinai (VI secolo) con il sensuale volto dell’Annunciata di Antonello da Messina? Che relazione ci potrebbe essere tra un autoritratto di Van Gogh e un volto di Marilyn Monroe rielaborato di Andy Warhol? Di volta in volta la riflessione su un brano biblico ci introdurrà al commento artistico dell’immagine proposta. Cercheremo così di andare al cuore del mistero della vita dell’essere umano nella relazione con Dio, a partire dalla rivelazione vertiginosa che Gesù stesso rivolge a Filippo e a tutti noi: «chi ha visto me, ha visto il Padre».
Scarica il programma:
4 e 18 febbraio 2025 (martedì)
Sala Ricci, Centro San Fedele, ore 18,00 piazza San Fedele 4, Milano www.centrosanfedele.net Fondazione Culturale San Fedele: 02.86352205
6 e 20 maggio 2025 (martedì)
Libreria Claudiana, ore 18,00 via F. Sforza 12/a, Milano www.centroculturaleprotestante.info Centro Culturale Protestante: 02.76021518
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