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Cultura protestante

I grandi principi del protestantesimo possono essere tratteggiati sinteticamente attraverso cinque parole chiave, che rimangono – secondo il teologo André Gounelle – irrinunciabili, anche e soprattutto in questo periodo storico, segnato dalla modernità avanzata e dalle sfide delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione.

Pensiero

Il protestantesimo intende favorire il pensiero: è una proposta di riflessione su una ricerca di senso che il teologo Paul Tillich chiama “dimensione della profondità”. Questo aiuta a porre domande - anche difficili e scomode – che mettono in questione i dogmi fondamentali. La Riforma protestante sprona a servire il Cristo e a testimoniare l’Evangelo - contro cecità e oscurantismo - per un cristianesimo riflessivo.


Parola

Parola significa comunicazione e comunicazione significa ascolto. I protestanti riabilitano la parola che è comunicazione e comunione. Ancora oggi, questo significa lettura della Bibbia e primato della Parola nella predicazione. La Bibbia ci dice che “In origine era la Parola e la Parola era con Dio” (Giovanni 1:1) e nella sua parola Dio stesso viene a noi e ci incontra.


Responsabilità

Il protestantesimo intende promuovere la responsabilità individuale, nonostante nel mondo contemporaneo una crescente complessità induca le persone a rivolgersi a specialisti, soprattutto in tematiche sensibili o difficili. Un protestante è sempre personalmente responsabile del proprio pensiero e della propria azione. Nelle nostre chiese si può dire Dio in modi diversi, senza aver paura di dover sottostare a dogmi e a modalità di espressione che siano sempre univoci e uniformati: fede e libertà sono due facce della stessa medaglia.


Rispetto

Non si tratta solo di non maltrattare o non soffocare la vita, ma di conservare, proteggere, custodire, valorizzare ciò che riceviamo in dono. L’Evangelo porta all’azione. Nella Bibbia si legge che “Dio, il Signore, prese l’uomo e lo mise nel giardino di Eden per coltivare la terra e custodirla” (Genesi 2, 15). Questo impegno mobilita tutti, credenti e non credenti, cristiani di tutte le confessioni, credenti di tutte le religioni.


Dialoghi

Il protestantesimo si impegna nel dialogo fin dall’inizio della sua storia - nel XVI secolo - e sceglie di incoraggiare il confronto e l’apertura verso gli altri, in un comune percorso di conoscenza e di riconoscimento reciproco.

 

Fonte: A. Gounelle, I grandi principi del protestantesimo, Claudiana 2000

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