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Bonaventura Mazzarella

Nato a Gallipoli, si laureò in legge e intraprese la carriera di magistrato fino alla partecipazione ai moti in Terra d’Otranto del 1848, in seguito ai quali fu costretto a fuggire. Esule in Grecia e poi a Torino, nel 1852 aderì alla chiesa valdese, diventando aiuto evangelista a Genova, per poi staccarsene fondando la «Società evangelica» che, con quella torinese guidata da L. Desanctis, costituì il primo nucleo della chiesa cristiana libera italiana. Autore di numerosi scritti di propaganda protestante e di polemica anticattolica, dopo l’Unità riprese il suo ruolo nella magistratura e dal 1863 fu eletto deputato al Parlamento.

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